Porto di Rotterdam
Le attività del porto di Rotterdam si concentrano principalmente su progetti energetici innovativi, digitalizzazione della catena di fornitura e infrastrutture sostenibili, con l'obiettivo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.
Alcuni dei progetti in corso sono riassunti di seguito e includono idrogeno, produzione di energia rinnovabile, sostituzione di combustibili fossili, cold ironing e trasporto e stoccaggio di CO2.
Idrogenodotto di Rotterdam. Il porto di Rotterdam vuole fornire idrogeno su larga scala e diventare un hub internazionale per la produzione, l'importazione, l'applicazione e il trasferimento di idrogeno nei paesi limitrofi. L'idrogenodotto di Rotterdam è il punto di partenza di una rete che collegherà le principali regioni industriali dei Paesi Bassi e dei paesi limitrofi come Germania e Belgio a partire dal 2030.
Holland Hydrogen 1. A Maasvlakte è in corso la costruzione del più grande impianto europeo di idrogeno verde. L'elettrolizzatore da 200 MW nel porto produrrà 60.000 chilogrammi di idrogeno rinnovabile al giorno a partire dal 2025.
Importazioni di idrogeno. Sono in corso progetti con diversi paesi per iniziare a importare idrogeno, utile per le industrie ad alta intensità energetica, come l’industria chimica, che hanno bisogno di sostituire il gas naturale con una alternativa rinnovabile.
Parco eolico offshore Hollandse Kust Zuid. Il parco eolico offshore, la cui costruzione è iniziata nel 2022 ed è stato inaugurato a settembre 2023, genererà energia verde per soddisfare il fabbisogno annuo di un milione e mezzo di famiglie.
Raffineria di biocarburanti. Saranno costruiti nuovi impianti per la prodizione di biocarburanti, principalmente per l'aviazione.
Cold ironing. Ogni anno, le navi attraccate in banchina consumano la stessa quantità di elettricità di 250-300.000 famiglie e rilasciano nell'atmosfera emissioni nocive, tra cui 600.000 tonnellate di CO2 e 8.000 tonnellate di azoto. Entro il 2030, la strategia di cold ironing di Rotterdam potrebbe comportare un risparmio di emissioni di carbonio di circa 200.000 tonnellate all'anno.
Porthos. Il porto olandese sta anche sviluppando un progetto per trasportare la CO2 prodotta dalle industrie nel porto e immagazzinarla in giacimenti di gas vuoti sotto il Mare del Nord. L'obiettivo è catturare circa 2,5 milioni di tonnellate di CO2 all'anno e immagazzinarle in modo permanente. Il progetto dovrebbe iniziare all'inizio del 2024 e il suo completamento è previsto per il 2026.
Il progetto Starlings mira, attraverso la digitalizzazione, a ottimizzare l’uso dell’energia elettrica tra le aziende, riducendo la congestione della rete.
Rotterdam mira anche a diventare un hub per il GNL e sta valutando alternative come l'uso dell'energia geotermica. Allo stesso tempo, questo porto è anche coinvolto nello sviluppo di terminal per l’importazione e di infrastrutture per la produzione, lo stoccaggio e la distribuzione di ammoniaca verde.
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