Porto di Guadalupe

Da quando ha acquisito lo status di Grand Port Maritime, Guadeloupe Port Caraïbes (GPC) si è assunto la responsabilità di gestire le aree naturali sotto la sua giurisdizione. Questa missione è ancora più importante in quanto GPC si trova in un'area che è un hotspot globale per la biodiversità, sensibile all'attività umana e particolarmente vulnerabile ai cambiamenti climatici.

Nel 2016, GPC ha lanciato il programma ambientale Cáyoli, per acquisire dati per sviluppare e implementare soluzioni ambientali concrete e appropriate.

Questo programma include azioni trasversali e metodi innovativi per conservare e ripristinare la biodiversità nell'area portuale, per fungere da incubatore per tecnologie innovative in questo campo, per promuovere lo sviluppo di attività economiche sostenibili e per aumentare la consapevolezza pubblica. È strutturato attorno a cinque aree: monitoraggio ambientale, ottimizzazione ambientale delle infrastrutture, miglioramento ed ecoturismo, sensibilizzazione e ripristino della natura. Il programma Cáyoli include i progetti MangCo e Life Adapt‘Island.

Il progetto MangCo mira a rigenerare le mangrovie nella zona industriale e commerciale per proteggere l'ambiente marino e le sue barriere coralline. Il progetto mira a ridurre l'inquinamento tellurico emanato dall'area e che contamina l'ambiente marino tramite deflussi, scarichi e corsi d'acqua. Sono state intraprese diverse azioni come l'identificazione degli inquinanti, l'organizzazione di giornate di sensibilizzazione o la piantumazione di mangrovie rosse. Il progetto si è concluso a novembre 2022. I primi effetti del progetto sono già visibili nel recupero naturale della vegetazione e nella ricolonizzazione dei siti da parte delle mangrovie. L'efficacia della piantumazione sarà monitorata per almeno 5 anni.

Il progetto Adapt‘Island mira a implementare una strategia di adattamento ai cambiamenti climatici utilizzando Nature-based solutions. Le barriere coralline, le foreste costiere, le mangrovie e i letti di fanerogame marine sono difese essenziali contro i cambiamenti climatici. Tuttavia, l'aumento delle emissioni di CO2, l'inquinamento e l'acidificazione degli oceani stanno già indebolendo la loro capacità di fornire servizi ecosistemici. Questo progetto sta implementando azioni concrete e innovative per riabilitare, ripristinare e proteggere gli ecosistemi costieri e marini e le loro connessioni ecologiche, per migliorare la qualità dei beni e dei servizi che possono fornire e quindi la resilienza delle isole caraibiche ai cambiamenti climatici.

Il progetto è finanziato con 4,7 milioni di euro per un periodo di 5 anni dal GPC e dal programma europeo Life. I risultati sono già visibili negli ecosistemi target: 45.000 m2 di barriere coralline sono stati riabilitati piantando oltre 15.000 coralli cresciuti in vivai su siti degradati. Sono stati ripristinati anche i letti di fanerogame marine e le foreste di mangrovie, migliorando la protezione costiera. Altre iniziative includono la comunicazione scientifica e la collaborazione sulle migliori pratiche che possono essere trasferite ad altre aree.

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